La Legge della Regione Siciliana n° 14/88 istituisce la Riserva naturale orientata Monte Pellegrino, suddividendola nelle zone A e B. All'interno di questa riserva si estende l'ex tenuta borbonica denominata La Favorita, situata integralmente nella zona B, eccezion fatta per il Bosco Niscemi, un bosco costruito artificialmente nel 1799, voluto da Ferdinando IV di Borbone durante il suo esilio a Palermo dopo essere stato cacciato da Napoli dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte. Quest'area è stata marginalizzata dal Piano Regolatore del '62, a seguito di anni di degrado e disinteresse.
Nel 2001, l'amministrazione comunale avviò la progettazione del "Piano di Utilizzazione", concepito come un vero e proprio Piano Particolareggiato. L'Assessorato al Territorio, Ripartizione Urbanistica, fu incaricato di redigere un piano per l'utilizzo della zona B della Riserva naturale orientata Monte Pellegrino. Questo Piano di Utilizzazione completò il suo iter amministrativo solo nel 2014, dopo tredici anni di studio. Tuttavia, nonostante gli sforzi dedicati a questo strumento, non ha prodotto risultati positivi, come evidenziato nel 2023 da cittadini che, agendo coraggiosamente, hanno scelto di adottare e prendersi cura della porzione più preziosa ed abbandonata al vandalismo, il Bosco Niscemi.
Chiamare La Favorita un "Parco" rappresenta un evidente errore valutativo commesso da chi, in modo superficiale, tratta il patrimonio inestimabile che abbiamo ereditato. La Favorita non è un Parco e non dovrebbe mai diventarlo; essa necessita della tutela legislativa acquisita con la legge 14/88.

Manifestazione a Palermo per denunciare al Sindaco lo stato di degrado del Bosco Niscemi e della Favorita. e per pretendere reddito e lavoro dignitoso.