
L'Associazione Culturale Cittadini Attivi in Movimento abbraccia e solidarizza con l'azione dei cittadini di Gallarate e del Comitato "Salviamo gli alberi di Gallarate” a difesa del bosco di via Curtatone.
Un progetto infame e una decisione sprovveduta danno il via a un'operazione che, di fatto, distrugge un habitat di immenso valore faunistico e ambientale, nonché un bene comune a cui i cittadini sono affezionati e che intendono tramandare integro ai loro nipoti.
Una decisione, dicevamo, da "scappati di casa": insensibili cementificatori che non rispettano le leggi.
La legge regionale n. 31 del 28 novembre 2014 introduce, infatti, nel governo del territorio nuove disposizioni mirate a limitare il consumo del suolo e a favorire la rigenerazione delle aree già urbanizzate.
"Partendo dal presupposto che il suolo è una risorsa non rinnovabile, l’obiettivo prioritario di riduzione del consumo di suolo si concretizza nell'orientare le attività di trasformazione urbanistico-edilizia non più verso le aree libere, ma operando sulle aree già urbanizzate, degradate o dismesse, da riqualificare o rigenerare."
Il Comitato "Salviamo gli Alberi di Gallarate" ha presentato, già nel mese di luglio, un esposto alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per richiedere un accertamento riguardo al taglio del bosco. Poco tempo dopo, ha depositato un altro esposto per verificare il rispetto della legislazione sulla nidificazione a livello europeo, nazionale e secondo il regolamento del Verde comunale.
"Il Comitato continua a chiedere la sospensione del taglio fino al 15 ottobre, essendo questo un periodo di nidificazione degli uccelli. La presenza di numerose specie di uccelli, ricci e ghiri è stata documentata con l'assistenza di un tecnico ornitologo e supportata da testimonianze fotografiche.
Gli stessi firmatari del precedente esposto, tutti appartenenti al Comitato "Salviamo gli Alberi di Gallarate", hanno presentato in Procura una richiesta di sequestro dell'area dove è sorto il cantiere, al fine di impedire la possibile reiterazione dei reati connessi al taglio del bosco, che potrebbero includere l'uccisione e il danneggiamento della fauna selvatica in un periodo riproduttivo".
Chiedono il rispetto della legislazione vigente e almeno la sospensione del taglio fino al 15 ottobre, come previsto dal regolamento del Verde del Comune di Gallarate, che recepisce la normativa regionale e le direttive nazionali ed europee.
Il Comitato operare nel pieno rispetto della legge. (Fonte il Bustese.it)